domenica 5 aprile 2015

IL LIMONE

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Il limone (Citrus × limon L.Burm.f.) è un albero da frutto appartenente al genere Citrus e alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.

Secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo e il cedro, ma da secoli è una specie autonoma, la quale si riproduce per innesto e talea.

Sebbene le origini del limone siano incerte, si pensa che i primi luoghi in cui sia cresciuto siano la Cina, dove veniva coltivato già prima della Dinastia Song (960-1279 d.C.), la regione indiana dell'Assam e il nord della Birmania.

Secondo alcuni studiosi, gli antichi romani conoscevano già i limoni. Tale ipotesi è supportata dalle raffigurazioni di limoni presenti in alcuni mosaici a Cartagine e affreschi a Pompei, ma secondo altri studiosi è possibile che gli autori di tali opere avrebbero semplicemente importato tali agrumi o li avrebbero visti nei loro paesi di origine. Non ci sono infatti prove in ambito paleobotanico o letterario che avvalorino tale ipotesi.

Intorno al 700 d.C. il limone si diffuse in Persia, Iraq e Egitto. Dal termine persiano لیمو, che si pronuncia līmū e indica genericamente gli agrumi, deriva il termine "limone".

Le prime descrizioni letterarie del limone si hanno in scritti arabi del X e XII secolo, ad opera di Qustus al-Rumi e Ibn Jami’. Gli alberi di limoni furono utilizzati inizialmente dagli arabi come piante ornamentali.

In Europa la prima coltivazione di limoni è stata avviata in Sicilia, dopo il X secolo e più tardi a Genova (a metà del XV secolo). I limoni compaiono nelle Azzorre nello stesso periodo, nel 1493, ad opera Cristoforo Colombo, che portò i semi del limone fino all'isola di Hispaniola.

Nel 1747 il medico scozzese James Lind consigliò l'utilizzo del succo di limone come cura contro lo scorbuto.

Nel XIX secolo il limone iniziò ad essere coltivato intensivamente in Florida e California.

Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti.
Il frutto è giallo all'esterno e quasi incolore all'interno, di forma sferica fino ad ovale, spesso con una protuberanza all'apice e appuntito all'altra estremità. La buccia può essere da molto ruvida a liscia, più o meno foderata all'interno con una massa bianca spugnosa detta albedo. Solitamente i limoni si coltivano per la produzione di frutti ma la pianta può essere coltivata in vaso a scopo ornamentale. Per le coltivazioni in vaso è consigliata terra specifica per agrumi e il rinvaso annuale prima del ricovero invernale in serra.
In clima favorevole, il limone fiorisce e fruttifica due volte l'anno. La fioritura dura almeno due mesi e il frutto maturo può attendere altri due mesi sull'albero prima di venir colto, il che favorisce una raccolta sistematica. La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l'inverno, da novembre ad aprile o maggio. La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in agosto e settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all'anno.

Il limone viene coltivato in tutto il mondo nella fascia subtropicale, dove il clima è sufficientemente caldo ed umido ed è un importante prodotto di esportazione per molti paesi al di fuori dell'Unione Europea nel periodo "fuori stagione". Il produttore maggiore è l'India (16% della produzione mondiale di limone e lime), subito seguita da Messico (~14,5%), Argentina (~10%), Brasile (~8%) e Spagna (~7%). Altri paesi sono Cile, Uruguay e Cipro, ed USA dove i limoni sono coltivati prevalentemente in Florida e California. Dalla metà degli anni '80 tuttavia l'importanza economica della coltivazione del limone è in fase di forte decremento. In Italia il limone si coltiva a scopo produttivo principalmente nel Meridione, in particolare in Sicilia, Calabria e Campania.

Il limone è ricco di oli essenziali, il principale dei quali è il limonene, concentrato prevalentemente nella scorza. Gli oli essenziali del limone hanno un elevato potere antibiotico e disinfettante. Applicati sulla pelle, svolgono anche un’azione revulsiva (richiama il sangue in superficie) e per tale motivo risultano utili in caso di reumatismi, inoltre, sono cicatrizzanti.

Il limone è il vegetale con il più alto contenuto di acido citrico, una sostanza essenziale per il ricambio energetico delle cellule. Contiene inoltre citrati di sodio e di potassio, che hanno un notevole potere depurativo.
Dal limone lo scienziato ungherese Albert Szent-Gyorgy riuscì per primo a isolare la vitamina C, di cui il frutto è particolarmente ricco.
Anche in questo caso, come spesso accade, non è tanto la presenza di questo o di quell’elemento a essere efficace, quanto piuttosto l’armonico contributo di diverse sostanze che interagiscono tra loro (è proprio grazie alla relazione con altre sostanze che la vitamina C contenuta nel limone cura lo scorbuto: la stessa vitamina, ottenuta in laboratorio, risulta inefficace).

Discreto è l’apporto di vitamine del gruppo B e della vitamina P. Nella scorza si trova un’altissima quantità di flavonoidi.

Riduce i livelli di colesterolo e contrasta l’arteriosclerosi: grazie all’azione fluidificante dei citrati di sodio e di potassio, il sangue circola più liberamente nelle arterie e passa facilmente attraverso le pareti dei capillari, apportando alle cellule una maggiore quantità di sostanze nutritive. Se bevuto abitualmente e in quantità significative, il succo di limone aumenta i livelli di colesterolo HDL, il cosiddetto ‘colesterolo buono’ e abbassa il livello di colesterolo LDL, ‘quello cattivo’. Riduce inoltre i livelli di omocisteina messa in relazione con alti rischi d’infarto.

Combatte reumatismi, artrite e gotta: il limone contiene oligoelementi che sciolgono i cristalli di acido urico. L’acido citrico, inoltre, ha un effetto depurativo.

Allevia i sintomi di mal di gola, raffreddore e influenza: per le loro proprietà antivirali e antibatteriche gli oli essenziali del limone sono efficaci nel contrastare le malattie infettive. Per stroncare un raffreddore sul nascere, ai primi sintomi, quando la gola inizia a pizzicare, si consiglia di mangiare un limone intero, buccia e semi compresi (di produzione biologica); in caso di mal di gola, si consiglia di fare gargarismi con il succo di limone. Se il naso è otturato, instillate alcune gocce di succo di limone direttamente nel naso.

Aiuta a digerire i grassi: il limone si è dimostrato utile a chi ha tendenza a formare calcoli alla cistifellea. Uno dei sintomi più frequenti è la difficoltà a digerire i grassi, dovuta alla presenza di piccoli calcoli. A digiuno o lontano dai pasti, bevete il succo di almeno tre limoni nell’arco della giornata.

Cura le affezioni della pelle: per le sue proprietà antivirali e antisettiche, il succo di limone favorisce la guarigione in caso di verruche, foruncoli, vescicole, afte, pustole, ferite e piaghe. Si consiglia di mettere sulla zona interessata qualche goccia di limone, due o tre volte il giorno.

Disinfetta: in caso di punture d’insetti (zanzare, pulci o altro) strofinate sulla zona interessata una fettina di limone.

Nello svezzamento: come tutti gli agrumi, il limone può essere introdotto nell’alimentazione del bambino all’ottavo mese. Una o due gocce di questo frutto possono però essere offerte anche nei mesi precedenti, in caso di singhiozzo. Si fa tuttavia eccezione a tali indicazioni se in famiglia vi sono predisposizioni alle allergie: in questi casi per offrire gli agrumi è bene aspettare dopo l’anno, anche qualora il bambino abbia il singhiozzo e comunque, sentire prima il proprio pediatra.

Grazie alle sue mucillagini, il succo di limone ammorbidisce la pelle e la nutre con gli oligoelementi di cui è ricco. Inoltre, grazie al suo contenuto di vitamina C, di acidi citrico e malico, la tonifica, riduce la secrezione di sebo e mantiene la giusta acidità.

Tonico per pelli grasse: massaggiate il viso due volte il giorno (la mattina e la sera), con un batuffolo di ovatta imbevuto di succo di limone (avendo l’accortezza di evitare gli occhi). Lasciate seccare e poi ripetete l’operazione. Alla fine lavate il viso con acqua fredda.

Maschera per pelli grasse: sbattete un tuorlo d’uovo con due cucchiai di miele liquido, aggiungete due cucchiai di olio extra vergine d’oliva, amalgamate bene aggiungendo – se necessario – altro olio e infine due/tre cucchiai di succo di limone. Ungete il viso con questa crema e lasciatela seccare. Poi, lavatevi con acqua tiepida.

Per ottenere denti bianchi: ogni giorno – per una settimana – affondate i denti in un grosso spicchio di limone (completo di buccia), assicurandovi che penetrino nella polpa e nella parte bianca, quindi passate lo spicchio avanti e indietro per tutta la dentatura.

Per rafforzare le unghie fragili: spremete il succo di due/tre limoni in 50 ml di olio di avocado (si trova in erboristeria), miscelate bene e ogni sera ungete le unghie con questo miscuglio. Per evitare, di macchiare la biancheria, indossate guanti di cotone bianco.

Il limone deve avere buccia soda, sottile, liscia, senza macchie e di colore brillante. Per verificare che sia fresco controllate che la rosetta a cui è attaccato il picciolo sia di colore verde. Una buccia rugosa e spessa, macchie verdi, deformità, ammaccature e cicatrici, dovute a grandine o ad attacchi di parassiti, sono da considerarsi difetti. Utilizzate limoni maturi, più ricchi di aroma.
Al momento dell’acquisto accertatevi che i frutti non siano trattati in superficie con una sostanza che impedisce lo sviluppo delle muffe, detta ‘difenile’ o ‘bifenile’. Nel corso di esperimenti di laboratorio condotti su animali, il difenile non si è dimostrato nocivo, ma altera il sapore del frutto. Qualora vogliate utilizzare la scorza, soprattutto se a scopi curativi, si consiglia di acquistare limoni non trattati.

Per conservare i limoni maturi la temperatura ideale è di 0 – 4°C, mentre i limoni verdi possono essere mantenuti a una temperatura di 11 – 14°C. E’ consigliabile, quindi, tenere i limoni maturi in frigorifero, mentre i limoni verdi possono rimanere in un ambiente fresco.
Attenzione: chi soffre d’irritazione allo stomaco o dei postumi di un’ulcera può risultare insofferente al limone. In questi casi bisogna iniziare ad assumere il limone gradualmente. Alcuni sopportano meglio il succo di mezzo limone diluito in acqua fredda, preso prima dei pasti. Altri preferiscono assumerlo dopo il pasto, disciolto in acqua calda addolcita con un po’ di miele.
Inoltre, è del tutto priva di fondamento la credenza, piuttosto diffusa, che il limone possa togliere calcio alle ossa (rendendole fragili), al contrario, l’acido citrico contenuto nel frutto favorisce l’assimilazione del calcio da parte dell’intestino.

È buona abitudine grattugiare un po’ di scorza di limone sulle verdure e sulle insalate, oltre a dare sapore al piatto, la scorza è particolarmente ricca di limonene; è anche possibile sostituire il limone all’aceto di vino nel condire le insalate. Il limone ha un aroma meno aggressivo dell’aceto, si adatta a vivande delicate come pesci, crostacei o verdure di gusto non accentuato. Il succo di limone ha la capacità di ‘cuocere’ le carni, ammorbidendone le fibre e rendendole più digeribili.

La scorza grattugiata del limone conferisce un aroma gradevole a dolci, gelati, paste frolle e lievitate, creme, carni e salse (grattugiarne solo la parte gialla e non quella bianca che è amara).

Per evitare che i carciofi puliti anneriscano, immergeteli in acqua acidulata con succo di limone.

Aggiungete una fettina di scorza di limone al caffè (secondo la tradizione popolare, aiuta la digestione di un pasto ‘pesante’).

Per eliminare l’odore del cavolfiore, durante la bollitura, mettete mezzo limone nell’acqua di cottura.

Nella preparazione delle marmellate, durante la cottura della frutta, aggiungete succo di limone. Impedisce che le marmellate inacidiscono (nonostante il limone abbia un sapore acidulo).

Bere acqua tiepida e limone è un modo per disintossicarsi e rimineralizzarsi in maniera naturale.

Tra i maggiori effetti positivi troviamo il miglioramento della digestione. Inoltre, il limone è un potente alcalinizzante, che può aiutare a compensare eventuali situazioni di acidosi.

E' bene bere l'acqua e limone al mattino, a digiuno. Evitate l'acqua fredda per la preparazione dell'acqua e limone, poiché richiederebbe un maggior dispendio di energia da parte dell'organismo per l'assimilazione della bevanda. E' utile grattugiare la scorza dei limoni prima di spremerli, in modo da poterla conservare ed utilizzare per cucinare.
I 10 benefici dell'acqua e limone
1) Migliora la digestione
Il succo di limone stimola la produzione della bile da parte del fegato, necessaria nel coso della digestione. I limoni sono ricchi di vitamine e di sali minerali, che aiutano ad espellere le tossine accumulatesi nel tratto digerente. Le proprietà digestive del limone contribuiscono ad alleviare i sintomi della digestione, come bruciore di stomaco e gonfiore. L'American Cancer Society suggerisce di somministrare acqua e limone ai malati di cancro per stimolare i movimenti intestinali.
2) Depurativa e diuretica
L'acqua e limone ha un effetto depurativo e diuretico. Bere acqua e limone aiuta l'organismo a liberarsi delle tossine, in gran parte poiché questa bevanda stimola la diuresi. Le tossine vengono espulse più rapidamente, garantendo la salute dell'apparato urinario. L'acido citrico presente nei limone contribuisce a massimizzare la funzione degli enzimi che stimolano il fegato e aiutano il corpo a disintossicarsi.
3) Stimola il sistema immunitario
I limoni presentano un elevato contenuto di vitamina C, utile nel contrastare e nel prevenire l'influenza. Sono ricchi di potassio, che stimola la funzionalità dei nervi e del cervello. Il potassio aiuta inoltre a ridurre la pressione sanguigna. La vitamina C ha effetti antinfiammatori e viene utilizzata come aiuto contro l'asma ed altri sintomi respiratori. Inoltre, migliora l'assorbimento del ferro da parte dell'organismo. Il ferro è importante affinché il sistema immunitario funzioni in modo corretto. I limoni inoltre riducono la quantità di muco prodotta nel nostro corpo.
4) Regola il pH
I limoni sono tra gli alimenti più alcalinizzanti. L'acido citrico in essi contenuto infatti non crea acidità nel corpo, una volta metabolizzato. Acido citrico e vitamina C contribuiscono a ridurre i livelli di acidità del sangue. Bere acqua e limone regolarmente aiuta ad evitare una situazione di acidosi nell'organismo. Ad esempio, la presenza di acido urico a livello delle articolazioni è una delle cause principali di infiammazione.
5) Purifica la pelle
La vitamina C e gli antiossidanti contenuti nel limone aiutano a contrastare i danni provocati dai radicali liberi e la formazione delle rughe. La vitamina C è fondamentale per avere una pelle splendente e la sua natura alcalina uccide alcune tipologie di batteri responsabili dell'acne. Essa ringiovanisce la pelle agendo dall'interno dell'organismo.
6) Energia e buonumore
L'energia che riceviamo dal cibo che mangiamo deriva dagli atomi e dalle molecole che lo compongono. Il limone ed il suo succo contengono ioni negativi che permettono di donare all'organismo maggiore energia durante la digestione. L'aroma di limone possiede inoltre la proprietà di stimolare il buonumore e di ridurre ansia e depressione.
7) Guarigione
La vitamina C contenuta nel succo di limone stimola la guarigione delle ferite ed è un nutriente essenziale per mantenere la salute delle ossa, del tessuto connettivo e della cartilagine. Possiede inoltre proprietà anti-infiammatorie. La vitamina C contribuisce al mantenimento di una buona salute e al suo recupero dopo la malattia o un infortunio.
8) Rinfresca l'alito
I limoni rinfrescano l'alito, aiutano a liberarsi dal mal di denti e dalla gengivite. L'acido citrico contenuto nei limoni può erodere lo smalto. Per questo motivo si consiglia di attendere per un po' di tempo nel lavarsi i denti dopo aver bevuto acqua e limone, o di lavarli prima di berla. E' utile inoltre risciacquare la bocca con della semplice acqua dopo aver bevuto acqua e limone. Per proteggere lo smalto, si consiglia inoltre di assumere la bevanda con una cannuccia.
9) Idratazione
L'acqua e limone contribuisce all'idratazione dell'organismo e supporta il sistema linfatico. Se l'organismo non risulta idratato a sufficienza, possono insorgere alcuni sintomi, tra i quali troviamo stanchezza, scarse difese immunitarie, stress, mancanza di chiarezza mentale e di energia, pressione alta o troppo bassa, insonnia e stitichezza.
10) Dimagrire
Bere acqua e limone può stimolare la perdita di peso. I limoni sono ricchi di pectina, una fibra che aiuta a contrastare la fame improvvisa. Alcuni studi hanno dimostrato che coloro che seguono una dieta alcalinizzante riescono a perdere peso più rapidamente.


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